Lo abbiamo chiesto a una meteorologa, che ci ha spiegato anche come interpretare al meglio le previsioni delle app meteo in montagna.
La scena è sempre quella. Il telefono dell’albergo suona e, dall’altra parte della cornetta, la voce di un ospite ci comunica che, a malincuore, deve cancellare la prenotazione perché ha controllato il meteo e le previsioni sono pessime. Mentre proviamo a rispondere che, fuori dalla finestra, splende il sole, ha già riattaccato, lasciandoci lì a sospirare sull’occasione perduta.
Forse lo hai notato anche tu, ma molte delle applicazioni meteo onnipresenti sui dispositivi digitali, sono spesso molto imprecise e ben poco attendibili, soprattutto quando si tratta di prevedere il meteo in montagna d’estate. Ti sei mai chiesto perché? Noi sì, molte volte. Per darci e darti una risposta, abbiamo chiesto a Erica Cova di Meteotrentino, il servizio di meteorologia, nivologia e glaciologia della Provincia Autonoma di Trento, come funziona il meteo in montagna d’estate e come leggere al meglio le indicazioni delle app meteo.
Come si fanno le previsioni del tempo?
“Prima di capire come funziona il meteo in montagna d’estate” ci ha spiegato Erica, “è importante capire come si fanno le previsioni del tempo. La chiave di tutto sono i dati. Dati raccolti in tutto il mondo perché, per generare le simulazioni che permettono di prevedere il meteo, è necessario descrivere l’intera atmosfera terrestre in un dato momento. Per farlo sono necessari dei supercomputer dotati di un’enorme capacità di calcolo. Dopo la Brexit, quello che usiamo in Europa è stato spostato a Bologna. Funziona attraverso il modello ECMWF, detto anche modello di Reading, che è il modello meteorologico migliore al mondo. Elaborando i dati attraverso questo modello si ottengono le previsioni del tempo, che possono essere condivise con le persone in due modi: attraverso il lavoro di un previsore meteo umano, che analizza i dati e li interpreta secondo le sue conoscenze; oppure attraverso un algoritmo che svolge la stessa funzione, ma in base a una serie di parametri che regolano il modo in cui i dati raccolti vengono visualizzati. Le imprecisioni delle app che si appoggiano a questi algoritmi nascono tanto dal modo in cui essi sono settati, quanto dalle particolari condizioni che caratterizzano il meteo in montagna d’estate.”
Come funziona il meteo in montagna d’estate?
“In montagna, d’estate, la pioggia cade soprattutto sotto forma di temporale, quindi in modo estremamente localizzato e per brevi periodi. Quella dei temporali si chiama, in termini tecnici, pioggia convettiva, ovvero condotta, trasportata dai venti e dalle correnti. Queste caratteristiche rendono i temporali estremamente difficili da prevedere, dal momento che i modelli meteo hanno scale di circa 10 chilometri e devo perciò approssimare molto i loro dati. Questo significa che i modelli possono riconoscere se ci sono le condizioni per cui si possono sviluppare dei temporali, ma non sono ancora in grado di prevedere in modo esatto dove e quando scoppieranno. Perciò, dal momento che la maggior parte delle app meteo più diffuse si aggiornano costantemente, le previsioni che restituiscono possono risultare fuorvianti. Se, per esempio, in Val di Sole ci sono le condizioni per cui possono formarsi dei temporali, l’app indicherà che il tempo sarà brutto in tutte le località della valle. Ma nella realtà il temporale potrebbe scoppiare a Rabbi, mentre a Dimaro c’è il sole e potrebbe non piovere per tutta la giornata. Quando guardiamo le nostre app meteo dobbiamo sempre ricordarci che si tratta di rappresentazioni statistiche che non sempre rispecchiano la realtà al 100% e bisogna saperle interpretare.”
Consigli utili per interpretare le app e capire che tempo farà in montagna d’estate.
“Per interpretare al meglio le previsioni delle app meteo io consiglio sempre di non fermarsi all’icona, ma verificare anche la percentuale di probabilità delle precipitazioni. Spesso le app indicano visivamente brutto tempo anche con percentuali di probabilità basse (anche sotto il 50%). Tuttavia, chi vuole capire che tempo farà in montagna sarebbe opportuno si affidasse alle previsioni realizzate dai previsori perché grazie alle loro conoscenze tengono conto dell’incertezza e sanno descrivere le sfumature meglio di una rappresentazione visiva. Siti come quello di Meteotrentino, Meteo Alto Adige e Meteo Regioni presentano sempre le loro previsioni sia attraverso icone che attraverso testi che è utile leggere per farsi un’idea precisa di come potrebbe evolversi una certa giornata. Su questi siti ci sono anche altri strumenti utili per capire come potrebbe evolvere il meteo in montagna nel corso di un certo periodo di tempo. Parlo dei radar meteo e dei modelli di previsione delle precipitazioni, che possono aiutare le persone a pianificare le loro gite senza incorrere in spiacevoli sorprese.
In ogni caso, lo ricordo sempre a chi ama fare escursionismo e alpinismo, è bene sapere che, sulle Alpi, la tipica giornata estiva comincia stabile e va peggiorando nel corso della giornata. Quindi se le previsioni parlano di temporali fin dal mattino sarebbe opportuno evitare uscite lunghe e, piuttosto, trovare un’alternativa come visitare un museo o un paese. Mentre se i temporali sono previsti a partire dal pomeriggio è prudente mettersi sul sentiero di buon mattino, per completare la propria escursione nelle ore immediatamente successive all’ora di pranzo. Ma questo è un consiglio sempre valido quando si va in montagna!”
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